Ligabue, ritorno a Campovolo

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Sei anni dopo il primo, oceanico raduno, il Liga torna nell'area dell'aeroporto di Reggio Emilia con Campovolo 2.0. Stavolta, per precisi limiti posti dalla produzione, saranno in 110mila. Luciano li ripagherà con un concerto unico, elettrico, tre ore di musica per 30 canzoni in scaletta




ROMA - E' il grande giorno: Ligabue riaccende le luci del rock lungo le piste del Campovolo, l'area dell'aeroporto di Reggio Emilia entrata nella storia della musica. Al Campovolo, il 20 settembre del 1997, gli U2 stabilirono il record assoluto di spettatori paganti per una band: 146.000. L'esperienza degli irlandesi fu preziosa per Liga, che negli ampi spazi della struttura aeroportuale individuò il luogo perfetto dove chiamare a raccolta il suo popolo e festeggiare i primi 15 anni di carriera, il 10 settembre del 2005. Accorsero in 180mila e il concerto stabilì il record europeo per biglietti venduti da un singolo artista: 165.264.
Sei anni dopo, ecco Ligabue tornare sul luogo dello show, a due km dal centro di Reggio Emilia, a 1,5 dalla stazione ferroviaria e a 500 metri dal raccordo con l'A1 Autosole e l'A22 Autobrennero. Campovolo 2.0 è il nome scelto per un evento "elettrico" e allo stesso tempo una grande festa popolare. Bisogna celebrare un anno di risultati straordinari per l'idolo di casa, Ligabue, artista del 2010 grazie ai consensi di critica e pubblico del suo ultimo lavoro in studio, Arrivederci Mostro. Album multiplatino, che ha continuato a risuonare fino ad oggi nelle giornate degli italiani grazie al successo radiofonico dei singoli che ne sono stati tratti: Un colpo all'anima, Quando canterai la tua canzone, La linea sottile, Ci sei sempre stata, Il meglio deve ancora venire e il più recente, attualmente in rotazione, Il Peso Della Valigia. Finché, lo scorso maggio, Arrivederci Mostro e Un colpo all'anima vengono proclamati rispettivamente album e singolo dell'anno ai Wind Music Awards, con il Liga presente all'Arena di Verona. Per lui, anche il tutto esaurito registrato nelle 16 tappe del tour negli stadi, nelle 12 date nei palasport e nelle 28 tenute nei teatri, per un totale di 600.000 spettatori.
Ma i numeri non dicono tutto. Dal 2005, il profilo di Luciano Ligabue da Correggio (Reggio Emilia), artista emiliano capace di avvolgere in un sound rock storie in tutto e per tutto italiane con assoluta credibilità, è ulteriormente cresciuto. Lo scorso novembre, il presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, gli ha conferito al Quirinale il premio De Sica per la sua attività di regista (Radio Freccia, 1998, e Da zero a dieci, 2002). Nel settembre del 2010, il film-documentario Niente paura - come siamo, come eravamo e le canzoni di Luciano Ligabue, diretto da Piergiorgio Gay, raccontava la storia recente dell'Italia attraverso la musica e i contributi del Liga e le testimonianze di volti noti e non. Esattamente un anno fa, a luglio, Liga era tra gli ospiti del Giffoni Film Festival per ritirare il "Premio Truffaut". Senza dimenticare i passaggi televisivi di Ligabue a Che tempo che fa, impreziositi da performance dal vivo dall'altissimo share, e l'intervento del rocker all'ultimo festival del giornalismo di Perugia, sul tema "Scrivere per cantare, cantare per vivere, vivere per raccontare".

Ecco, spiegato, il clima di festa che si respira alla vigilia di Campovolo 2.0. Ancora numeri. I fan del Liga saranno questa volta 110mila, per via di precisi limiti posti dalla produzione sull'affluenza. Ad attenderli, un palco lungo 90 metri per una superficie di 1100 metri quadrati, più 620 metri quadrati di schermi per una visione perfetta da ogni distanza e angolazione. Altri numeri descrivono le dimensioni dell'evento: 8.000 pass, 2000 persone al lavoro nel giorno del concerto, un Ligavillage di cinque aree (LigaStreet, Villaggio Sportivo, Villaggio Solidale, Cinema, Villaggio Volante), 1000 spazi prenotati nell'area tende, 120 giornalisti accreditati, 20 punti Food&Drinks, 20 punti vendita merchandising, 10 associazioni presenti nel Villaggio della Solidarietà, con incontri dibattiti e spettacolo.

Con il Liga suoneranno 16 i musicisti: oltre alla sua attuale band, ci saranno i ClanDestino, La Banda, Corrado Rustici e Mauro Pagani, che c'era anche nel 2005. Spazio anche a cinque band emergenti in qualità di opening act. Tutto questo ruoterà intorno al concerto di Luciano Ligabue, che si produrrà in tre ore di musica per 30 brani. Una "scaletta" che il Liga avrà certamente selezionato con la cura che si deve ai giorni da ricordare.

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